Ti interessa saperne di più sulla cessione del TFS? Si tratta di una indennità che viene corrisposta dall’ex INPDAP, Ente della Previdenza Sociale.
Una volta che avrai terminato la tua carriera lavorativa e giunto in età di pensionamento, ti spetterà tale importo, il cui valore dipenderà dal tuo ultimo stipendio.
L’istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica, prevede l’erogazione dell’indennità a tutti coloro che hanno stipulato un contratto a tempo indeterminato, purché assunti fino al 31 dicembre dell’anno 2000.
Dal 1° gennaio del 2001 è stato introdotto il Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Indipendentemente dal periodo di assunzione, per i militari, vigili del Fuoco, docenti universitari ed avvocati, sarà corrisposto il Trattamento di Fine Servizio (TFS).
Contenuti
Qual è la differenza tra TFR e TFS
Di per sé, il TFR in busta paga è una indennità (così come il TFS), che viene corrisposta in età pensionistica ad un dipendente appartenente alla Pubblica Amministrazione. La differenza tra le due, sta nella modalità in cui viene calcolata.
Il Trattamento di Fine Servizio (TFS) è di natura previdenziale e contributiva, ciò significa che il calcolo viene eseguito tramite una formula matematica ben precisa.
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) invece, riguarda un trattamento diverso e più orientato allo stipendio mensile.
Durante la carriera lavorativa di un dipendente, in busta paga egli si troverà una quota del salario messa da parte, proprio perché a fine rapporto essa verrà erogata per intero all’ex lavoratore.
Come si effettua il calcolo del TFS netto
Il calcolo del TFS netto si basa su una formula ben precisa: ti basterà moltiplicare un dodicesimo (1/12) dell’80% del salario lordo annuale (includendo laddove è presente, la tredicesima o quattordicesima), in riferimento all’ultimo anno di servizio.
Ecco un esempio pratico:
Ipotizziamo che il tuo salario lordo annuale ammonta a 25.000€.
L’80% del tuo stipendio equivale a 20.000€, a quest’ultimo importo calcoliamo un dodicesimo, il cui risultato mostrerà 2.083€.
Adesso basterà moltiplicare 2.083€ per i vent’anni di lavoro (supposti).
41.660€ Sarà la somma che ti spetterà come Trattamento di Fine Servizio.
Il TFS può essere liquidato in tre soluzioni:
- Se la somma di denaro fosse inferiore a 90mila euro, essa ti verrà erogata immediatamente e tutta in una volta.
- Se l’importo fosse compreso tra 91mila e 150mila euro massimo, esso sarà corrisposto in due rate.
- Se la cifra fosse oltre 150mila euro, quest’ultima somma sarà suddivisa in tre rate.
Va detto che in caso di cessione volontaria dal rapporto lavorativo, i tempi per ottenere la propria indennità di TFS si allungano arrivando a 24 mesi d’attesa.
Anticipo TFS e le banche convenzionate per il prestito
Negli anni tra banche e INPS è avvenuta una sorta di collaborazione, affinché coloro che ne abbiano davvero bisogno, possano richiedere un anticipo del TFS sotto forma di prestito personale.
Massimo ottenibile da tale finanziamento è pari a 45mila euro. L’iter burocratico è piuttosto semplice, dopo aver verificato gli enti di credito convenzionati al quadro ABI/INPS, i due istituti finanziari comunicheranno per accertarsi della tua affidabilità.
I tempi di attesa massimi ammontano a 45 giorni, periodo in cui l’Istituto nazionale della previdenza sociale confermerà alla banca a cui ti stai appoggiando per il prestito (l’anticipo relativo al Trattamento di Fine Servizio), l’effettiva fattibilità dell’operazione.
Quanto all’erogazione del denaro, da quando l’operazione finanziaria verrà confermata dalla banca, non supererà i 15 giorni.
Non dimenticare al fine di completare l’operazione con successo, di fornire tale documentazione:
- Documento di identità e codice fiscale (sia fronte che retro), in corso di validità.
- Ultima Certificazione Unica.
- Cedolino della pensione.
- Prospetto di liquidazione del Trattamento di Fine Servizio (purché sia ancora valido).
Cessione ordinaria o anticipo del TFS?
Se ti stessi interessando alla cessione ordinaria del TFS sappi che quest’ultima si differenza dall’anticipo inerente al Trattamento di Fine Servizio. Quando si parla di “ordinaria”, si fa riferimento ai soggetti che hanno ottenuto la pensione in tempi più anticipati del previsto.
Essi, vengono identificati come Quota 100, nonché gli stessi che rientrano nella Legge di bilancio del 2019 la cui età minima è di 62 anni e almeno 38 anni di contributi versati nelle casse dell’ente previdenziale.
L’anticipo della cessione del TFS è una soluzione che ti consente di ricevere soldi immediati per poter pagare le spese impreviste o semplicemente per goderti una vacanza dopo aver lavorato per una vita intera.