Prestito pensionistico: come avere mini pensione anticipata?

Se stai pensando di andare in pensione anticipata di sicuro hai sentito parlare di: prestito pensionistico, ossia una forma di finanziamento garantito che ti permette di avere una rendita mensile prima del raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia.

Ma quali sono per il prestito pensionistico i requisiti necessari? E soprattutto in che modo accedervi?

Se sono queste alcune delle domande che ti stai ponendo, non attendere oltre e seguici in questa guida completa che ti illustra tutte le possibilità per andare in pensione anticipata.

Prestito Pensionistico APE: chi può richiederlo

Il Prestito Pensionistico APE è un finanziamento commisurato e garantita dalla propria pensione di vecchiaia che viene erogato da parte delle banche in quote mensili pari a 12 mensilità fino al raggiungimento dell’età pensionabile.

L’APE volontario che prende anche il nome di anticipo finanziario a garanzia pensionistica può essere richiesto da:

  • Lavoratori pubblici
  • Lavoratori del settore privato
  • Lavoratori autonomi
  • Iscritti alla Gestione separata

Non può essere richiesta, invece, da coloro che sono iscritti alle casse professionali e da chi sta percependo ancora l’indennità di disoccupazione (NASPI).

Come funziona l’APE volontaria

L’APE volontaria è un prestito per disoccupati a cui manca poco tempo alla pensione, e viene erogato da parte di soggetti finanziatori (ossia banche o finanziarie) che hanno come garanzia: un’assicurazione sulla vita del richiedente e della pensione che verrà erogata dall’Inps al momento del raggiungimento dell’età pensionabile.

In caso di decesso dell’interessato prima della restituzione del debito, dunque, sarà l’assicurazione a versare alla banca il debito residuo.

L’eventuale pensione ai superstiti (al vedovo/a o figli a carico) verrà invece corrisposta per intero senza alcuna decurtazione.

Il periodo di erogazione dell’APE volontaria va da un minimo di sei mesi fino alla maturazione completa del diritto alla pensione di vecchiaia. La quota APE presenta un importo minimo richiedibile pari a 150 euro.

A quanto ammonta la mini pensione con l’APE

L’importo massimo della quota APE può essere richiesto in base alla durata di erogazione nello specifico viene concesso:

DURATA DI EROGAZIONE APEPERCENTUALE MENSILE NETTO TRATTAMENTO PENSIONISTICO
Superiore ai 36 mesi75% dell’importo mensile netto
Superiore ai 24 mesi e inferiore ai 36 mesi80% dell’importo mensile netto
Compreso tra i 12 e i 24 mesi85% dell’importo mensile netto
Inferiore ai 12 mesi ma superiore ai 6 mesi90% dell’importo mensile netto

L’ammontare massimo della quota mensile erogata mediante il prestito pensionistico APE deve poter determinare una rata per l’ammortamento mensile che sommata ad altre rate (di finanziamenti e prestiti personali in essere) non risulti superiore al 30% dell’importo mensile concesso da parte del trattamento pensionistico, sempre al netto degli assegni di mantenimento per figli, coniuge o separazione.

Il prestito dev’essere restituito in un periodo di 20 anni, quindi in un totale di 240 rate, che vengono trattenute dall’INPS al momento del pagamento della pensione di vecchiaia. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della pensione da parte dell’INPS.

Requisiti per l’APE

Per accedere al prestito pensionistico APE, bisogna avere dei requisiti specifici ossia:

  • Un’età minima pari a 63 anni
  • Almeno 20 anni di contributi
  • Un importo della futura pensione pari o superiore 1,4 volte al trattamento minimo dell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria).
  • Il primo accredito contributivo deve decorrere dal 1 gennaio del 1996
  • Non bisogna essere titolari di pensione diretta o assegno di invalidità ordinario 

Quando si percepisce l’APE se lo si desidera è possibile continuare a lavorare, anche come lavoratori autonomi o artigiani.

Come fare domanda per l’APE?

Per ottenere l’APE è necessario presentare una domanda all’INPS per via telematica con le proprie credenziali (SPID o Carta di Identità Elettronica) oppure tramite un intermediario autorizzato come un CAF, Patronato o Sindacato.

Una volta inviata la domanda, l’INPS deve verificare la presenza dei requisiti e certificare il diritto alla percezione dell’APE. Infine, comunica al richiedente qual è l’importo minimo e massimo ottenibile dal prestito.

Una volta ottenuta la certificazione che sottolinea il diritto all’APE è possibile procedere all’invio della domanda per iniziare a ottenere l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica.

Prestito per andare in pensione anticipata

Un’altra soluzione all’APE è un prestito che permetta il versamento dei contributi previdenziali mancanti al fine di andare in pensione anticipata.

Ci sono diverse banche che offrono un prestito pensionistico pensato sia per il riscatto dei contributi universitari sia per il versamento di massimo 36 mesi per anticipare la pensione di 3 anni.

Ecco alcuni dei principali da poter richiedere anche come prestiti senza busta paga, in quanto garantiti dalla pensione che si riceverà dopo il versamento dei contributi.

Prestito Obiettivo Pensione Intesa San Paolo

Il Prestito Obiettivo Pensione Intesa San Paolo è un finanziamento che permette di andare in pensione anticipata versando i contributi mancanti.

Questo finanziamento è destinato esclusivamente a i non occupati (che non percepiscono nemmeno la NASPI) al fine di raggiungere prima il traguardo pensionistico.

La garanzia del finanziamento è costituita dalla pensione anticipata o di vecchiaia che si andrà a percepire con il versamento dei contribuiti.

Per accedere al prestito per la pensione di Intesa San Paolo è necessario richiedere all’Inps i documenti che dimostrano:

  • la Storia Contributiva
  • la Stima della Pensione
  • l’Autorizzazione al Versamento Contributi Volontari.

In presenza di questi requisiti è possibile accedere a una linea di credito che permette di versare i contributi volontari che servono a raggiungere il pensionamento.

Il piano di restituzione del prestito prevede il pagamento mediante la cessione del quinto della pensione oppure l’accesso a un prestito a tasso fisso dalla durata massima di 10 anni.

BNL Futuro Pensione

Un altro prestito che è possibile richiedere per riuscire a versare i contributi mancanti per andare in pensione oppure per il riscatto degli anni per la laurea è il prodotto di BNL Futuro pensione.

Per il riscatto della laurea è possibile accedere a un finanziamento che permette di pagare in un’unica soluzione i contributi figurativi ai fini pensionistici. In questo capo, BNL propone un prestito:

  • Senza spese di Istruttorio
  • Dall’importo minimo di 5 mila euro
  • TAN pari al 2,00%

Con BNL Futuro Pensione è possibile anche decidere di accedere a un prestito nel caso in cui si sia interrotta o cessata l’attività lavorativa e manchino non più di 36 mesi di contributi al raggiungimento della pensione.

In questo caso è possibile andare a pagare i contributi volontari che sono necessari al raggiungimento dei requisiti pensionistici, con la possibilità di iniziare a pagare il finanziamento solo dopo aver ricevuto il primo cedolino della pensione.

Il prestito propone un importo massimo fino a 70 mila euro con un tasso fisso pari al 2% e un periodo di pre-ammortamento (se lo si desidera) per iniziare a rimborsare solo gli interessi per minimo 12 mesi e massimo 36 mesi.

Conclusione

In conclusione è possibile scegliere tra diverse soluzioni per ricevere la pensione prima del tempo.

Una soluzione è la richiesta dell’APE volontaria che da diritto a una mini pensione per massimo 36 mensilità prima di raggiungere l’età pensionabile, ripagando il prestito ricevuto nei 20 anni successivi.

Un’altra è richiedere un prestito in banca per pagare i contributi volontari versando quanto necessario per andare in pensione anticipata.

In entrambi casi è possibile anticipare di massimo 3 anni il trattamento pensionistico.

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