Cosa succede con la cessione del quinto in caso di morte? Quali sono le garanzie per il creditore in caso di decesso del contraente il prestito?
In questa guida vediamo nel dettaglio cosa succede alla cessione del quinto in caso di morte e quali sono le assicurazioni che vengono richieste dal creditore per proteggersi da tale eventualità.
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Cessione del quinto decesso del contraente: cosa succede?
La cessione del quinto in caso di decesso del contraente cosa prevede e cosa succede agli eredi? Quando si accede a questa forma di finanziamento, le banche e finanziarie, sia in caso di cessione dello stipendio sia della pensione, richiedono la firma di un’assicurazione: sulla vita e sulla perdita del lavoro.
Questa polizza serve proprio ad estinguere in debito nel caso in cui il contraente deceda prima di aver concluso il pagamento delle rate concordate nel piano di rientro della cessione di un quinto.
Quindi cosa succede concretamente nel caso in cui il contraente muore prima di estinguere il prestito?
Una delle domande più frequenti fatte da chi richiede la cessione del quinto è infatti: cosa succede se il beneficiario viene a mancare prima di aver finito di pagare tutte le rate.
Semplice, al momento del decesso gli eredi devono inviare alla banca –con la quale il debitore ha contratto la cessione del quinto– il certificato di morte.
La banca con il certificato di morte può richiedere all’assicurazione il rimborso delle restanti rate e interessi dovuti per estinguere il debito e non far ricadere il debito sugli eredi.
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Chi deve pagare in caso di morte del sottoscrittore?
In caso di morte del sottoscrittore del debito con la cessione del quinto, a pagare il debito è l’assicurazione obbligatoria che viene richiesta dalla banca proprio per riuscire a proteggersi in caso di problematiche quali decesso e perdita del lavoro.
Infatti, con la stipula della polizza sulla vita per il prestito, sarà l’assicurazione ad occuparsi dell’estinzione del debito e a pagare interessi e rate.
Ma ci sono dei casi in cui l’assicurazione non paga!
Infatti, come ogni polizza assicurativa, anche quella relativa al prestito con cessione del quinto prevede dei casi in cui non copre il debito, nonostante la presenza di un contratto di assicurazione sulla vita.
Nello specifico, non è l’assicurazione a pagare il debito della cessione del quinto, quando si presentano delle situazioni limite quali:
1.Suicidio del debitore nell’arco di tempo che va dalla firma della polizza ai 24 mesi successivi;
2. Morte del debitore a seguito di un comportamento doloso;
3. Nel caso in cui il debitore muoia a causa di gravi condizioni di salute di cui era a conoscenza già al momento della firma del contratto e delle quali non ha avvisato la banca.
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Onde evitare qualunque incomprensione sui termini dell’assicurazione sulla vita per la cessione del quinto, infatti, la banca al momento della stipula della polizza richiede:
- Un’autocertificazione nel quale il contraente il debito indica le informazioni rilevanti sulle sue condizioni di salute
- Nell’autocertificazione indica tutti i suoi dati anagrafici, compresa l’età al momento della richiesta del prestito
- Se all’interno di questa autocertificazione sovvengono degli elementi “rischiosi” le possibilità sono due: o non viene concessa la stipula del contratto di cessione del quinto oppure non si coprono le cause morte al momento della concessione del prestito.
Se non paga l’assicurazione allora chi si occupa di corrispondere quanto dovuto alla banca? In caso di decesso se non è l’assicurazione a pagare, dovranno essere gli eredi diretti a risanare il debito contratto con la banca.
In caso di mancanza di eredi diretti la banca può effettuare un pignoramento dei beni mobili, finanziari o immobili per rientrare del prestito concesso.
Come funziona l’assicurazione sulla vita cessione del quinto in caso di morte nel 2021
Il prestito personale con cessione del quinto prevede che la polizza assicurativa sulla vita, soprattutto in caso di richiesta da parte di un pensionato, sia necessaria.
Infatti, grazie a questa formula il prestito viene considerato “garantito” quindi senza pericolo per la banca che lo eroga ed ha la certezza di rientrare di quanto prestato e dei relativi interessi e al contempo sicuro anche per gli eventuali eredi diretti.
L’assicurazione sulla vita cessione del quinto ha un funzionamento molto semplice. Infatti, una volta che la banca invia i dati e l’autocertificazione dello stato di salute del richiedente, in base all’età l’assicurazione copre interamente la somma del prestito in caso di decesso.
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Naturalmente, più grande è il richiedente il prestito, maggiore sarà il costo mensile dell’assicurazione vita per la cessione del quinto.
Un altro fattore che porta a un aumento dei costi della polizza è data dalla durata cessione di un quinto, in quanto più è lunga la rateizzazione maggiori sono i “pericoli” che si verifichi una problematica improvvisa come il decesso del richiedente.
Il pagamento dell’assicurazione è sempre ricompresa all’interno del calcolo rata cessione del quinto. Questo vuol dire che si la polizza viene corrisposta dal richiedente il prestito mensilmente, insieme agli interessi e alla quota capitale della cessione del quinto.