Effettuare una valutazione tra prestito personale e ammortamento preacquisto non è sempre facile, visto e considerato che la convenienza dell’una o dell’altra forma dovrà essere attentamente ponderata sulla base di tanti elementi specifici.
Pertanto, se ti stai domandando che cosa sia meglio tra l’una o l’altra alternativa, o se magari non hai ben capito che cosa sia l’ammortamento preacquisto, sei sicuramente nel posto giusto.
Nel corso delle prossime righe avremo modo di guidarti passo dopo passo nell’individuazione della migliore soluzione per le tue necessità finanziarie, siano esse quelle di piccoli prestiti o grandi mutui, aiutandoti a capire in che cosa consistono le alternative di cui sopra ti abbiamo brevemente introdotto, e che cosa sia opportuno per te.
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Ammortamento pre-acquisto
Al fine di comprendere al meglio quali siano le soluzioni più adatte a te, non possiamo che cercare di premettere un piccolo focus sull’ammortamento pre-acquisto.
Considerando infatti che di prestiti veloci online dovresti aver già sentito parlare in più occasioni, meglio focalizzarsi soprattutto sull’ammortamento preacquisto, che andremo ora a “svelare” con un piccolo esempio.
Immaginiamo che il tuo progetto da finanziare sia quello di acquistare un bene del valore di 100.000 euro, con vita utile di 3 anni.
Al termine di questi 3 anni il valore di mercato sarà presumibilmente cresciuto del 10%, con la conseguenza che il valore a fine periodo sarà di 110.000 euro.
Se poi supponi di vendere il bene dopo 3 anni a metà prezzo, cioè a 50.000 euro, ne deriva che per poter riacquistare il bene avrai necessità di un fondo pari a 110.000 euro meno 50.000 euro, ovvero 60.000 euro.
Ma perché abbiamo fatto questi calcoli?
Molto semplicemente, perché 60.000 euro è la cifra che dovresti cercare di ripartire nei 3 anni di vita utile del bene, per 20.000 euro annui.
Nel caso di un leasing, la quota di ammortamento sarà data dal canone di leasing, aumentato di un ammortamento integrativo se vuoi riscattare il bene al termine del contratto.
Prestito personale
Fin qui, un rapido esempio di ammortamento preacquisto, attraverso il quale avrai probabilmente compreso quali siano le principali caratteristiche di questa particolare forma di finanziamento.
L’alternativa di cui vogliamo oggi parlare è invece il tradizionale prestito personale, che dovresti già conoscere, visto e considerato che ne abbiamo parlato tantissime volte nel corso di questi mesi in riferimento a tantissime forme tecniche come i prestiti a protestati o i prestiti cambializzati.
Calandoci ancora in un contesto di esempio, ipotizziamo che tu voglia acquistare quel determinato bene oggetto del nostro esempio dell’ammortamento preacquisto, ottenendo il capitale intero che è necessario per poter procedere all’operazione di acquisto, per poi stimare quanto ti costerebbe l’acquisto di un nuovo bene di categoria superiore, e ancora quale sarebbe il tempo di fruizione del bene in base all’utilizzo annuo, quale sarebbe il valore del bene alla fine della sua vita utile secondo le quotazioni medie di mercato, definendo di conseguenza alla fine quale sarebbe il fondo di ammortamento e la relativa quota.
Anche in questo caso, un esempio gioverà alla maggiore chiarezza che è opportuno riporre per evitare confusioni e, soprattutto, per permetterci di arrivare a una situazione di confronto con maggiore chiarezza.
Immaginiamo pertanto che tu voglia acquistare un bene per la tua attività dal valore di 36.000 euro, che dovrai utilizzare per 5 anni. Al termine di questo periodo di fruizione il bene avrà un valore commerciale di 14.000 euro, e il capitale da ricostituire alla fine dei 5 anni per poter procedere a una nuova operazione di sostituzione sarà pari al valore di un nuovo bene di categoria superiore pari a 50.000 euro fra 5 anni meno 14.000 euro di valore commerciale al termine del periodo di fruizione, per totali 36.000 euro, da ripartire in 60 quote mensili.
Confronto tra ammortamento preacquisto e prestito personale
Alla fine di questa breve trattazione probabilmente ti starai domandando quali siano le principali valutazioni che dovresti effettuare per poter comprendere quale sia l’alternativa più ghiotta e conveniente.
Insomma, per la tua situazione è meglio un prestito personale o è meglio un ammortamento preacquisto?
Il perno di tutti i ragionamenti che dovrebbero permetterti di arrivare all’individuazione dell’opzione migliore tra prestito personale o ammortamento preacquisto dipende probabilmente dalla possibilità di ottenere una remunerazione del capitale, ovvero di poterlo investire incassando un interesse attivo.
Riprendendo un esempio, ipotizziamo che il tuo istituto di credito ti conceda un interesse pari all’1% annuo sul capitale che depositerai nelle casse dell’istituto di credito. Se depositi 10.000 euro, il tuo interesse lordo sarà pari a 100 euro, e per un totale di 5 anni sarà pari a 500 euro.
Ora, se contemporaneamente stai valutando di procedere all’acquisto mediante prestito personale del bene dei tuoi sogni, dovrai cercare di capire se gli interessi che andrai a pagare per il debito che contrarrai con la banca saranno maggiori o minori rispetto a quelli attivi che la banca ti darà per le giacenze che investirai presso di essa.
Nel caso in cui gli interessi attivi siano maggiori di quelli attivi, ti converrà indebitarti con un prestito personale e lasciare i tuoi risparmi sul conto corrente, mentre nel caso inverso in cui gli interessi attivi siano minori di quelli passivi, probabilmente sarebbe il caso di optare per un ammortamento preacquisto.
Ma è davvero così semplice effettuare queste valutazioni?
Purtroppo per te, non è così. A parte la difficoltà di poter individuare delle condizioni standard e costanti da parte della banca, oltre che così allettanti sul fronte degli interessi attivi tali da poter essere confrontati con quelli passivi, è anche vero che di norma nella restituzione del debito mediante prestito personale si applica un piano di ammortamento alla francese. Ma che significa?
Il piano di ammortamento alla francese prevede che vi sia un andamento decrescente degli interessi in funzione del capitale restituito, con la conseguenza di rendere più conveniente l’indebitamento nella sua ultima fase, quando ad essere restituito è quasi interamente capitale.
Alla luce di quanto sopra anticipato, pertanto, per poter stabilire quale sia il corretto elemento finanziario in grado di far propendere la vostra scelta tra il prestito personale o l’ammortamento preacquisto che nelle righe precedenti abbiamo avuto modo di descrivere, conviene probabilmente effettuare un calcolo preciso degli interessi totali attivi e passivi, e stimare infine a quanto ammonteranno profitti e perdite nell’operazione.
Se vi serve una mano, naturalmente, siamo qua!