Banche più a rischio in Italia: Classifica Aggiornata

Se ti stai domandando quali sono le banche più a rischio in Italia in questo momento, sei nel posto giusto. Immaginiamo che tu voglia sapere se il tuo conto corrente è a rischio in questo 2021, dopo la crisi creata dalla Pandemia. In questo articolo proveremo a darti delle risposte.

Ovviamente, quando si tratta di banche in rosso c’è sempre da approfondire, quindi ti invitiamo a non fermarti mai alla prima notizia che leggi. Entra in contatto con esperti del settore che sapranno chiarirti le idee sulle banche in crisi in Italia nel 2021.

Fatta questa doverosa premessa, ci sono tre indicatori o capital results, dai quali partire per individuare quali sono le banche italiane in crisi. Sono quelli che la BCE (Banca Centrale Europea) valuta quando conduce le sue analisi.

In particolare:

  • Common Equity Tier1 Ratio (Cet1 ratio)
  • Total capital ratio (TCR)
  • Texas ratio

È importante però precisare che la sicurezza o meno di una banca non è valutabile soltanto in base a questi parametri, sebbene questi siano importanti.

Una banca può avere un ottimo capitale di base, ma non è detto che sappia far fronte a delle crisi. E di questo ce ne danno spesso prova gli stress test.

Gli asset di una banca possono sempre cambiare, da un momento all’altro. 

Scopriamo nei prossimi paragrafi la classifica aggiornata delle banche a rischio fallimento in Italia.

Banche più a rischio nel 2021 e risultati Stress test BCE

I risultati dello stress test recente hanno mostrato che il CET1 finale medio per 89 banche sottoposte ad esame della BCE, in uno scenario avverso a 3 anni, è del 9,9%. In calo quindi di 5,2 punti percentuali rispetto a quello di partenza 15,1%.

Le banche europee più a rischio sono Deutsche Bank e Société Générale. Come Istituto di credito italiano con il risultato peggiore c’è Monte dei Paschi di Siena.

Per conoscere i risultati dello stress test per le banche italiane, consultando quindi i singoli documenti, puoi visionarlo sul sito eba.europe.eu. Ti sarà sufficiente selezionare la bandiera dell’Italia e potrai consultare gli esami delle seguenti banche:

  • Banca dei Monte dei Paschi di Siena S.p.A. – Risultati peggiori
  • Banco BPM S.p.A. – Promossa
  • Intesa Sanpaolo S.p.A. – Promossa
  • Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. – Promossa
  • UnicCredit – S.p.A. – Promossa

Di conseguenza se il tuo ruolo è quello di investitore, puoi iniziare a valutare degli investimenti tramite piattaforme come eToro, che ti permette di fare trading sulle azioni senza commissioni.

Elenco banche a rischio chiusura nel 2021, da tenere d’occhio

Di seguito ti mostriamo una classifica aggiornata delle banche più a rischio in Italia. Gli istituti di Credito italiani più a rischio attualmente sono Vival Banca e Banca Farmafactoring.

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Se la tua rientra tra queste, ti consigliamo di approfondire affidandoti a un esperto.

Se vuoi scoprire quali sono le principali banche in Italia in cui potresti investire i tuoi risparmi o che presentano le migliori condizioni di prestiti personali, leggi l’articolo Banche e società finanziarie in Italia.

Nei prossimi paragrafi ti spieghiamo quali sono i parametri e gli indicatori per valutare la situazione di rischio di una banca.

Banche in rosso italiane ne 2021: i parametri di valutazione di base

Andiamo a conoscere più da vicino quali sono gli indicatori analysis per valutare se una banca è in rosso oppure no.

Common Equity Tier1 Ratio (Cet1 ratio), Total capital ratio (TCR), Texas ratio sono tre degli indicatori fondamentali per valutare lo stato di salute di una banca, sebbene non siano da considerare come unici capital results importanti in sede di esame.

  1. Il Cet1 ratio è il rapporto tra capitale ordinario e le attività ponderate per il rischio, questo rappresenta l’indice di solidità più importante per una banca. Più è alto il valore, più la banca è solida. La BCE ha stabilito che per considerare stabile una banca, il valore di questo indicatore minimo dovrebbe essere il 7%;
  2. Il TCR è il rapporto tra il patrimonio complessivo della banca e i crediti che essa ha concesso, ponderati in base al rischio. Questo parametro serve a valutare quanto la banca è sicura nel restituire il denaro ai propri clienti. Il valore minimo attualmente è 10,5%;
  3. Il Texas ratio è un terzo parametro molto importante, preso molto in considerazione da Altroconsumo per valutare ii problemi di credito di una banca. Questo indicatore pone in relazione i prestiti non preformanti al patrimonio tangibile di una banca. Il Texas Ratio dovrebbe sempre essere inferiore all’unità e quindi con un patrimonio tangibile che supera i crediti a rischio.

Oltre a questi tre indicatori per valutare se una banca è in sofferenza, c’è il Solvency ratio, ovvero il grado di patrimonializzazione di una banca.

Il Solvency ratio misura il coefficiente di solvibilità di un istituto di credito, si ritiene affidabile quando il valore è a due cifre. Se il Solvency ratio scende sotto la soglia delle due cifre, la banca è considerata rischiosa per tutti i suoi attori.

Come detto però anche all’inizio di questo articolo, questi sono soltanto alcuni degli indicatori utili alla valutazione dell’affidabilità di una banca.

Bisognerebbe valutare anche altri parametri importanti. Sul sito della banca centrale puoi approfondire quali sono i Supervisory banking statistics che completano la valutazione della solidità di una banca.

Per valutare se una banca è in grado di superare eventuali scenari negativi dell’economia viene sottoposta allo stress test.

Spieghiamo meglio nel prossimo paragrafo di cosa si tratta.

Cos’è uno stress test e cosa ci dice delle Banche a rischio in Italia

Lo stress test delle banche o anche noto come programma di valutazione del capitale di vigilanza, lo Stress Test analizza le banche contro uno specifico scenario. È una valutazione della riserva del capitale messa in atto dalla Federal Reserve americana e dalle autorità di vigilanza bancaria.

Lo stress test a livello dell’UE è coordinato dall’ABE ed effettuato in collaborazione con la Banca centrale europea (BCE), il Comitato europeo per il rischio sistemico (ESRB), la Commissione europea (CE) e le autorità competenti (CA) di tutte le pertinenti giurisdizioni nazionali.

L’obiettivo dello stress test a livello dell’UE è valutare la resilienza delle banche dell’UE a una serie di scenari economici negativi. In questo modo è possibile valutare potenziali rischi, informare le autorità di vigilanza bancarie e aumentare la disciplina del mercato.

Ogni due anni vengono effettuati gli stress test, al fine di valutare la solidità o meno delle banche. I risultati degli ultimi stress test mostrano il superamento dell’esame per la banche italiane.

Conclusioni

Se stai pensando di fare degli investimenti, è ovviamente fondamentale conoscere l’attuale “stato di salute” delle banche in Italia. Ti permette di direzionare al meglio i tuoi risparmi e di evitare scelte che potrebbero costarti la casa e lo stile di vita che attualmente conduci.

Ti invitiamo sempre ad avere una panoramica completa prima di procedere con degli investimenti, che siano ad alto rischio o meno. Ma soprattutto è importante affidarsi a esperti del settore che sappiano guidarti sulla strada migliore per te.

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