Normativa cessione del quinto

Sei interessato a questa tipologia di prestito personale ma non sai la normativa della cessione del quinto? È essenziale esser sempre al corrente delle modifiche e di cosa la legge ti impone a livello giuridico. Analizziamo uno per uno i casi.

In questo articolo, imparerai come agire a livello di legge con la cessione del quinto, tra l’altro bisogna esser a conoscenza degli obblighi del datore di lavoro, e le tutele in ambito giudiziario che ne fanno parte.

Normativa della cessione del quinto

Cessione del quinto: inquadramento giudiziario

La cessione del quinto, rientra tra le categorie dei prestiti personali, è inquadrata nell’art. 1260 del Codice Civile, in cui è prevista la concessione del credito a terzi a titolo gratuito o oneroso, per chi ne fosse in possesso.

Tale legge è regolamentata dal DPR numero 180 del 5 gennaio 1950, e anche dal regolamento attuativo DPR numero 895 del 28 luglio 1950. All’interno del DRP numero 180 ci sono le leggi 311/2005 e 80/2005.

Esse includono e danno diritto alla cessione del quinto dello stipendio, valido sia per i dipendenti di aziende private, sia per i pensionati.

Cessione del quinto dello stipendio: gli obblighi del datore di lavoro

Un’altra nozione e normativa importante della cessione del quinto dello stipendio, è l’obbligo del datore di lavoro. Il primo è quello di accettare obbligatoriamente la richiesta di finanziamento mediante la busta paga.

Il datore di lavoro si dovrà assicurare che l’importo della cessione del quinto, non superi il 20% al netto, comprendendo eventuali extra, come assegni familiari, straordinari, e altro ancora.

Erogazione e tassi

La Normativa della Cessione Del Quinto, prevede che il finanziamento venga erogato mediante degli assegni circolari (non trasferibili) intestati al cliente. In alternativa attraverso un bonifico bancario su un conto corrente, intestato sempre al cliente stesso.

Il tasso di interesse resterà fisso per tutta la durata del finanziamento (o detto anche ammortamento). Ovviamente la stessa regola varrà anche per rata.

Normativa della cessione del quinto per l’assicurazione obbligatoria

La legge prevede inoltre che al momento della stipula della cessione del quinto dello stipendio, venga anche sottoscritto un contratto di assicurazione, questo per dare una maggiore garanzia alla banca o all’ente finanziario.

Una piccola premessa: qualora si verificasse una premorienza, la compagnia assicurativa sarà obbligata a saldare il debito alla banca, al posto della persona deceduta. L’ente assicurativo non potrà in alcun modo, rivalersi con la famiglia del defunto.

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Cessione del quinto: cosa accade in caso di cessazione rapporto di lavoro

Nel caso in cui tu perda il lavoro (non trovandone un altro), in un primo momento la compagnia assicurativa si occuperà di risarcire la somma alla banca o all’ente finanziario, ma allo stesso tempo si rivolgerà a te, che sarai sempre e comunque il debitore principale.

Qualora trovassi un nuovo lavoro entro 6 mesi, la banca comunicherà alla nuova azienda la cessione del quinto in atto, e la rata continuerà ad esser sottratta avverso la nuova busta paga. In questo caso naturalmente, la compagnia assicurativa non interverrà.

Doppia cessione del quinto dello stipendio

Qualora tu necessitassi di un importo superiore al 20%, potrai farlo attraverso la doppia cessione del quinto dello stipendio. La legge ti permette di avere massimo il 40% dello stipendio netto attraverso due rate da 20% ciascuna.

Entrambe le rate sono: la cessione del quinto e la delega (chiamata anche doppio in quinto). Solo in quest’ultimo caso e per giustificati motivi, il datore di lavoro è libero di non accettare tale concessione dalla busta paga.

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