Quali garanzie servono alla banca per darti un prestito?

Quali garanzie servono alla banca per concedere un prestito o finanziamento? Quando si deve chiedere un prestito personale o finalizzato in banca oppure alla finanziaria è necessario avere le giuste garanzie personali oppure un garante in grado di dare le giuste certezze economiche per il pagamento della rata mensile.

Ma quali sono esattamente le garanzie richieste? Scopriamolo nel dettaglio in questa guida completa!

Garanzie personali per richiedere un prestito in banca

Le banche quando devono concedere un prestito personale, richiedono delle garanzie sia in termini reddituali sia in termini di merito creditizio.

Per quanto riguarda il merito creditizio la banca considera come fondamentale la concessione del prestito solo a soggetti che siano in grado di corrispondere le rate e che non abbiano avuto in precedenza problemi con altri prestiti o non abbiano in corso segnalazioni come cattivi pagatori.

Ad esempio, chi non ha finito di pagare un prestito oppure non ha corrisposto in tempo alcune rate, viene inserito nel Sistema di Informazioni Creditizie come: cattivo pagatore con segnalazione al Crif. In questo caso, diventa più difficile richiedere un prestito (anche a fronte delle giuste garanzie reddituali, in quanto viene a mancare la fiducia nel richiedente).

Se invece, la propria storia creditizia è pulita ossia non ci sono protesti, pignoramenti o segnalazioni come cattivi pagatori in corso, allora la banca sarà più propensa all’emissione del credito sempre a fronte delle giuste garanzie reddituali.

Vedi approfondimento sui prestiti a pignorati e quello sui prestiti a protestati senza cessione del quinto.

Le garanzie del reddito per chiedere un prestito in banca

Le verifiche sul reddito al momento della richiesta di finanziamento sono necessarie al fine di stabilire se si sarà in grado di restituire la somma chiesta in prestito.

Tra le principali garanzie reddituali accettate dalla banca ci sono:

  • Contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato come dipendente pubblico o statale
  • Contratto di lavoro a tempo indeterminato come dipendente privato
  • Pensione contributiva (non valgono le pensioni sociali o di vecchiaia)
  • Reddito da lavoratore autonomo o libero professionista
  • Reddito da socio lavoratore o socio di una SRL, SpA o altra società prevista dall’ordinamento italiano

Oltre ai redditi da lavoro dipendente o autonomo, in alcuni casi è possibile anche ottenere un prestito personale a fronte di entrate alternative quali:

  • Redditi prodotti da rendite finanziarie
  • Reddito da affitto di locali commerciali o abitazioni
  • Assegno di mantenimento mensile (per le casalinghe)
  • Casa o immobili di proprietà suoi quali è possibile accendere un’ipoteca

In presenza di una o più garanzie reddituali, che devono essere dimostrate con i documenti relativi, è possibile superare positivamente le verifiche sul reddito e ottenere la somma richiesta.

Cosa valuta la banca o finanziaria per la concessione di un prestito

Oltre ai requisiti di merito creditizio e di reddito personale, la banca potrebbe scegliere di concedere un prestito con garanzia propria, basandosi anche sulla base di altri valori quali:

  1. Età del richiedente (la maggior parte delle banche richiede un’età compresa tra i 18 e i 75 anni, solo in alcuni casi o in specifiche banche è possibile ottenere un prestito anche superati i 75 anni).
  2. Tipologia d’impiego: per i dipendenti privati è più semplice l’accesso al credito in caso di contratto a tempo indeterminato, diventa più complesso invece in caso di contratto a tempo determinato. Per i dipendenti pubblici, invece, la richiesta può essere fatta in entrambi i casi. Avendo un contratto determinato però, bisogna considerare che il prestito può durare al massimo fino a conclusione del contratto. Per i lavoratori autonomi la concessione dipende da quanto si guadagna annualmente e dal flusso bancario dimostrato. Se il reddito è troppo basso si avrà difficoltà di accesso al credito.
  3. Periodo di impiego: le banche sono più propense a concedere un prestito quando il richiedente lavora da almeno un anno presso una specifica realtà. Per i lavoratori autonomi è obbligatorio aver effettuato almeno una dichiarazione dei redditi per richiedere un prestito.
  4. Stipendio o reddito percepito: per le banche risulta importante non solo che si percepisca un reddito ma anche a quanto ammonta rispetto poi alla rata da pagare e quindi all’importo complessivo ricevuto. In linea generale, la rata non dovrebbe superare il 20% dello stipendio disponibile, fino a un massimo del 40% del netto del reddito in alcuni casi peculiari. Dunque, se si percepisce uno stipendio di 450 euro è difficile che la banca conceda un prestito. Lo stesso vale per chi ha uno stipendio di 1200 euro ma paga già 400 euro di prestiti o finanziamenti in corso.
  5. Conto corrente bancario: infine, è possibile che la banca consideri anche la presenza di un conto corrente bancario che sia movimentato da almeno un anno. Aver aperto da meno di un anno un conto corrente spesso impedisce di ottenere un prestito.

Come richiedere un prestito con un garante

Se non si hanno tutti i requisiti sopracitati, una soluzione ideale per riuscire a richiedere un finanziamento è quella con il supporto di un garante, ideale anche per chi ha bisogno di un prestito personale senza una busta paga.

Il prestito con garante fidejussorio permette di accedere al credito anche quando non si hanno tutti i requisiti richiesti dalla banca.

Ad esempio, possono accedere alla richiesta di prestito con garante:

In tutti questi casi, anche in assenza delle garanzie richieste, personalmente, è possibile avvalersi della firma di un garante che al contrario però deve avere tutti i requisiti che abbiamo sopracitato, permettendo di ottenere un prestito con garanzia di una terza persona.

Il garante avendo tutti i requisiti necessari all’accesso al credito, pone la sua firma insieme al richiedente, e diventa il diretto responsabile di mancati pagamenti. Questo vuol dire che se il richiedente non paga una o più rate sarà il garante a risponderne in prima persona.

Cessione del quinto: una soluzione per l’accesso al credito

Infine, una soluzione più semplice e veloce per l’accesso a un prestito personale senza dover necessariamente rispettare ogni singolo requisito è la cessione del quinto in busta paga.

La cessione del quinto è destinata a coloro che:

  • Hanno un contratto a tempo indeterminato o determinato come dipendenti pubblici o statali
  • Hanno un contratto a tempo determinato o indeterminato in un’azienda privata che conti almeno 14 dipendenti e un buon profilo economico
  • Pensionati, con una pensione contributiva e non sociale o di vecchiaia.

In questo caso la cessione di un quinto è destinata anche a chi ha subito protesti o segnalazioni al CRIF. Infatti, non c’è bisogno di apporre alcuna garanzia oltre a quella dello stipendio o della pensione, perché sarà il datore di lavoro a pagare la rata alla banca o finanziaria, e al contempo a detrarre l’importo relativo dallo stipendio del lavoratore. Lo stesso vale per i pensionati, sarà l’ente pensionistico a pagare la rata e a detrarla dal cedolino della pensione.

Conclusione

In conclusione, la richiesta di un prestito personale in banca o ad una finanziaria richiede un gran numero di garanzie reddituali e personali. Chi non le possiede però può sempre ottenere un prestito senza garanzie personali grazie all’aiuto di un garante o alternative allo stipendio.

Il consiglio è di consultare sempre un comparatore di prestiti sia per verificare l’offerta più conveniente sia per controllare i requisiti richiesti dalla banca per la concessione del finanziamento.

In quanto, infatti, può capitare che la banca richieda delle garanzie differenti o comunque minori rispetto a quelle prospettate in questa guida, a seconda dei prodotti finanziari attivati o supportati ad esempio da fondi statali o regionali.

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