Prestiti a pignorati

Sei alla ricerca di informazioni sui prestiti a pignorati aggiornate al 2021?

Abbiamo creato una risorsa completa per te con tutti i consigli ed i ragguagli relativi a questa tipologia di finanziamento personale.

Come per i protestati e i cattivi pagatori, anche la ricerca di un prestito per chi ha subito un pignoramento è spesso un percorso lungo e tortuoso, soprattutto nei casi in cui si è sprovvisti di una garanzia solida come la busta paga.

Ad ogni modo non tutto è perduto: continua a leggere fino in fondo il nostro articolo per conoscere i passi da seguire per ottenere un prestito.

Cosa sono i prestiti a pignorati?

Come è facilmente intuibile dal nome stesso, tali finanziamenti sono grandi o piccoli prestiti concessi nei confronti di persone che hanno subito un pignoramento.

Il pignoramento è l’atto ultimo di un’azione esecutiva che riguarda un debito che un soggetto ha verso un altro soggetto (il creditore).

Nel caso in cui il debitore non è in condizione di saldare il proprio debito, un giudice può autorizzare il creditore ad agire su qualcosa di sua proprietà, come ad esempio:

  1. Un bene immobile;
  2. Un bene mobile (auto, gioielli, oggetti di valore ecc…);
  3. Lo stipendio o la pensione.

In quest’ultimo caso si tratta del cosiddetto pignoramento verso terzi, ovvero quando il giudice ordina che il debito venga saldato trattenendo ogni mese una percentuale stabilita dello stipendio, della pensione o del conto corrente.

Per i soggetti che si trovano in questa condizione, potrebbero esserci delle difficoltà nella richiesta e nell’erogazione di un finanziamento.

Ma, come vedremo, esistono anche delle concrete opportunità per ottenere la somma che si desidera.

Richiesta di un prestito personale con pignoramento in atto: le alternative possibili

Quando si subisce un pignoramento, potrebbe rendersi necessario rivolgersi ad una banca o a una finanziaria per ottenere un prestito personale che possa, in qualche modo, ripagare il debito con il creditore pignoratizio.

Tuttavia, chi è segnalato come pignorato, al pari di chi è protestato o ritenuto un cattivo pagatore, potrebbe avere più difficoltà nell’ottenere un finanziamento, perché di fatto considerato un soggetto non del tutto affidabile nel rispettare un impegno finanziario assunto.

Ma ciò non vuol dire che un pignorato non possa ugualmente accedere ad un credito. Le opportunità di finanziamenti previste per i pignorati rientrano, in particolare, in queste tipologie finanziarie:

Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio in cosa consistono questi finanziamenti e come è possibile richiederli da soggetto pignorato.

Come funzionano i prestiti con pignoramenti in busta paga

I finanziamenti a pignorati e protestati seguono un iter simile in merito alla trattenuta della busta paga o della pensione.

Difatti, come i protestati, anche i soggetti pignorati possono accedere alla cessione del quinto, una tipologia di prestito personale rivolta a:

  • Lavoratori dipendenti pubblici o statali;
  • Lavoratori dipendenti privati;
  • Pensionati.

Ovvero tutte quelle categorie di persone che sono in grado di rimborsare la rata di ammortamento del prestito mediante la cessione del quinto dello stipendio o della pensione.

Nel caso dei pignorati però potrebbero esserci delle limitazioni nell’erogazione del credito come, ad esempio, la concessione di un capitale molto inferiore alla richiesta oppure la sottoscrizione di una polizza assicurativa obbligatoria.

In ogni caso, la soluzione della cessione del quinto per i pignorati è una soluzione semplice che presenta diversi vantaggi, tra cui il tasso di interesse fisso per tutto il prestito e la durata fino a 120 mesi.

La formula del finanziamento con cessione del quinto è possibile anche nella fattispecie del pignoramento presso terzi in atto, che abbia già vincolato una parte della busta paga.

In tal caso, la legge prevede la possibilità di coesistenza tra pignoramento e cessione del quinto, ma fino ad un massimo del 50% dello stipendio.

Quindi, ad esempio, se hai uno stipendio di 1000 euro ed una quota pignorata di 300 euro è possibile ottenere una cessione del quinto con una rata di 200 euro.

Prestiti a pignorati con garanzie: quali sono necessarie?

La presenza della busta paga mensile o della pensione non è sempre una discriminante necessaria per la concessione di un finanziamento ad un soggetto pignorato.

Infatti, talvolta, vengono prese in considerazione anche richieste fatte da lavoratori autonomi, precari o con contratto atipico e, dunque, senza la busta paga.

In questi casi, però, chi richiede un credito deve dimostrare alla banca o alla finanziaria di essere in grado di restituire le rate di rimborso del prestito. In che modo? Presentando alcune garanzie accessorie, che sono:

  • Immobile di proprietà;
  • Beni mobili (azioni, capitale vincolato, gioielli ecc…)
  • Garante.

Tra queste la soluzione più valida è quella di richiedere alla banca o alla finanziaria un prestito con garante. Si tratta di una terza persona che abbia un patrimonio sufficiente ed un reddito certo a garantire il rimborso del prestito al posto del richiedente pignorato.

Prestiti cambializzati: cosa sono?

Se sei stato pignorato, un’altra soluzione disponibile per ottenere una somma in prestito è il cosiddetto prestito con cambiali.

A differenza del prestito personale classico, questa tipologia di finanziamento si basa sulla cambiale e, dunque, anche il tipo di garanzie che il richiedente presenta all’istituto erogatore presentano sostanziali differenze.

Nel prestito personale, il richiedente presenta le propri garanzie reddituali, ottiene la somma richiesta e la rimborsa pagando rate mensili. Mediante il prestito cambializzato, invece, il richiedente:

  • Presenta all’istituto erogatore i documenti relativi la proprietà di un immobile;
  • Rimborsa il denaro ottenuto pagando delle cambiali, prima della loro scadenza.

La cambiale funge da garanzia per il credito erogato: in caso di insolvenza del debitore la banca può chiedere il pignoramento della casa, di un terreno o di altro bene immobile di proprietà.

Nel caso di un finanziamento a pignorati questa formula di prestito è possibile soltanto se nella disponibilità del richiedente dovessero esserci ancora beni passibili di sequestro, oltre a quelli eventualmente già pignorati.

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Condizioni economiche dei prestiti a pignorati cambializzati

Il prestito con cambiali ha solitamente condizioni economiche più onerose rispetto agli altri prodotti creditizi, in particolare riguardo i valori di:

  • TAN (Tasso annuo Nominale);
  • TAEG (Tasso annuo effettivo Globale).

Per entrambi sul mercato si evidenziano valori superiori, rispetto ai prestiti personali classici, dai 2 ai 4 punti percentuale.

Il costo elevato è giustificato dall’alto rischio che viene sostenuto da chi eroga la somma di denaro richiesta.

Per questo motivo, prima di orientarti verso questo prodotto creditizio, è necessario calcolare bene la convenienza, per non ritrovarsi a dover pagare un rimborso del prestito troppo oneroso per le proprie disponibilità economiche.

Mutui a protestati e pignorati: sono possibili?

Come per i prestiti, anche i mutui a soggetti protestati e pignorati sono complicati da ottenere ma ugualmente possibili. Banche e finanziarie, infatti, vengono incontro anche alle esigenze di liquidità di questi soggetti, prevedendo l’accesso a mutui mediante:

  1.  Cessione del quinto;
  2. Fidejussione (ovvero di una terza persona che funga da garante).

Fermo restando che la decisione di concedere o meno il mutuo è sempre a discrezione della banca, nel caso di richieste da parte di soggetti protestati o pignorati è possibile incorrere in alcune limitazioni che riguardano, soprattutto, importi richiedibili, percentuale di copertura del mutuo e tassi di interesse più elevati.

Se hai dubbi o domande sui finanziamenti ai soggetti pignorati, lascia pure un commento e ti risponderemo non appena possibile.

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