Non sai come funziona la cessione del quinto in busta paga e vorresti approfondire l’argomento? Innanzitutto, questo finanziamento viene classificato come “personale” e a differenza di tutti gli altri, le rate da saldare per consolidare il debito, vengono detratte proprio dal tuo stipendio mensile.
Una volta che la banca approverà la tua domanda di finanziamento, quest’ultima si occuperà di contattare il datore di lavoro dell’azienda per cui lavori, al fine di concordare di trattenere al massimo il quinto del tuo stipendio in busta paga.
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Come spunta la cessione del quinto in busta paga?
Comprendere il funzionamento della cessione del quinto dello stipendio è assolutamente importante, ma quello che sicuramente ti starai chiedendo è come viene nominata tale voce nella tua busta paga. Insomma, come fai a comprendere qual è la somma trattenuta dal tuo salario?
Sul tuo documento riepilogativo dell’attività lavorativa del mese, vedrai la voce “quinto dello stipendio“, che sta ad indicare l’importo trattenuto per saldare il debito del prestito personale che hai contratto.
Nel caso in cui tale sezione fosse assente, ti suggeriamo di verificare qual è la somma trattenuta e successivamente individuare il nome assegnatogli a questa operazione finanziaria. Potresti trovare anche “delegazione di pagamento“, il che si differenzierebbe dalla cessione del quinto, poiché entrambi i finanziamenti possono coesistere contemporaneamente.
Esempi pratici della cessione del quinto in busta paga
Per chiarirti le idee su come funziona la cessione del quinto in busta paga, ti mostreremo degli esempi pratici e quale calcolo andrebbe eseguito per trovare la massima quota cedibile. Innanzitutto, vanno distinti gli elementi fissi da quelli variabili.
- Stipendio minimo stabilito dal Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL). Quest’ultimo comprenderà il livello attuale e il settore di competenza.
- Tutti gli elementi fissi che si trovano nel CCNL.
- Indennità di contingenza.
- Scatti d’anzianità.
- Superminimo.
Gli elementi variabili invece, li elenchiamo di seguito:
- Malattia.
- Infortuni sul lavoro.
- Stipendio aggiuntivo per eventuali straordinari.
- Benefit e premi economici in più e presenti nel contratto.
- Festività e ferie sia non godute che godute.
- Permessi retribuiti.
- Indennità per mensa, reperibilità, turni straordinari, trasferte ed ulteriori voci.
- Trattenute di natura previdenziale e fiscale.
Se qualcosa non ti convincesse, ti invitiamo a leggere la normativa che regola la cessione del quinto, questo ti aiuterà a comprendere tutto quello che è e che non è ammesso.
Adesso che hai distinto quali elementi fissi e variabili valutare, ecco una simulazione del calcolo della cessione del quinto:
- 1.500€ di stipendio al netto delle tasse e delle altre voci.
- 1.500€ x 13 (mensilità in busta paga) = 19.500€.
- 19.500€ : 12 (nonché i mesi totali) = 1.625€.
- 1.625€ : 5 (quinto cedibile) = 325€.
La raccomandazione più importante che vorremmo farti è inerente ai tassi di interesse. Analizza con accuratezza il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), in cui sono compresi tutti i costi necessari per ricevere il prestito personale.
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro
La cessione del quinto prevede degli adempimenti obbligatori nei confronti del datore di lavoro, che sarà interpellato dall’ente di credito a cui hai fatto richiesta di finanziamento. Il tuo capo infatti, dovrà compilare un certificato in cui gli verrà richiesto quanto segue:
- Presenza di un TFR accantonato oppure se non hai nessun Trattamento di Fine Rapporto accumulato.
- La tua disponibilità economica (in base al RAL annuo).
- Retribuzione mensile al netto delle tasse.
Dopo che la banca avrà concesso il suo benestare, il datore di lavoro non potrà rifiutare di trattenere la rata per il prestito personale in corso. Sempre il soggetto titolare dell’azienda per cui lavori, sarà in obbligo di comunicare all’ente finanziario, un eventuale cessazione del rapporto di lavoro.
A quel punto, vista l’impossibilità di trattenere la rata dalla busta paga, tu debitore dovrai presentare delle garanzie alternative o in alternativa, saldare il debito con un eventuale TFR accantonato.
Cessione del quinto in busta paga: le nostre considerazioni
La cessione del quinto in busta paga è sicuramente una garanzia efficace sia per la banca o l’ente di credito che ti concederà il finanziamento personale, ma soprattutto per te che potrai dormire sonni tranquilli potendo saldare il debito grazie al tuo salario mensile.
Il problema si presenta nel momento in cui disponi di un contratto a tempo determinato, che ti vincolerà dalla somma ottenibile e dalla durata del prestito, e qualora non avessi avuto modo di accumulare alcun Trattamento di Fine Rapporto.
Quindi, valuta minuziosamente questa opportunità e fai in modo di avere le carte in regola per poter accedere al credito senza problemi.