L’istruttoria nella cessione del quinto è il passaggio necessario per riuscire a controllare che ci siano tutte le garanzie necessarie e per procedere successivamente all’erogazione del prestito.
Ma come funziona l’istruttoria nella cessione del quinto? Quali sono i documenti necessari da presentare alla banca o finanziaria che eroga il prestito con cessione di 1/5 dello stipendio? Scoprilo con noi in questa guida dedicata.
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Istruttoria cessione del quinto: documenti richiesti
Per fare richiesta a una banca o finanziaria della cessione di un quinto dello stipendio o della pensione è necessario effettuare una richiesta di specifici documenti in base al caso in cui si sia dipendenti privati oppure dipendenti pubblici, o pensionati Inps.
La banca nel caso in cui si richieda le cessione del quinto dipendenti privati e pubblici per procedere all’istruttoria del finanziamento prevede:
- Un certificato di stipendio oppure attestato di servizio dall’ufficio del personale dell’azienda privata
- Gli impiegati statali devono richiedere all’amministrazione 2 allegati ministeriali: A1 e B (il primo riporta l’autentica della firma, il secondo inquadramento, messa a riposo e livello)
- I dipendenti pubblici devono richiedere il documento di certificato dello stipendio all’ufficio paghe
- Documento d’Identità (Carta d’Identità, Passaporto, Permesso di soggiorno a tempo indeterminato)
- Ultime due buste paga
- Dichiarazione dei Redditi e Certificazione Unica
- Copia dei contratti o conteggi estintivi in caso di deleghe o cessioni già in corso
- Copie dell’atto di pignoramento (nel caso in cui si sia pignorati o protestati)
- Codice Iban della banca per l’erogazione del prestito
Per quanto riguarda invece l’istruttoria dei prestiti pensionati Inps con cessione del quinto è richiesto:
- Certificato dell’Inps di massima quota cedibile
- Certificazione Unica
- Ultimi 2 cedolini della pensione
- Modello Obis M
- Codice Iban della banca sulla quale si vuole erogare il prestito
Dopo che sono stati raccolti tutti i dati la banca può iniziare il processo per l’istruttoria con la compilazione dei documenti e con l’inserimento della pratica per avviare il controllo e successivamente l’erogazione del prestito.
Perché la banca deve procedere all’istruttoria della cessione del quinto?
La fase d’istruttoria della cessione del quinto dello stipendio o della pensione è necessaria per la banca o finanziaria.
Infatti, durante questa fase procede a verificare attentamente che sussistano i requisiti necessari per la richiesta e l’erogazione della somma richiesta.
Durante il controllo, che avviene dopo aver istruito la pratica, la banca procede a verificare:
- La situazione finanziaria e di solvibilità creditizia del cliente
- Elementi che possano condizionare il sostentamento della rata come: età del richiedente, solidità dell’azienda per la quale si lavoro, solo per dipendenti privati, stato di salute del richiedente ecc…
Durante i controlli, dunque, si verifica che il richiedente e di conseguenza anche l’azienda che garantisce per il prestito siano in grado di rispettare il contratto.
Questa è una fase cruciale per riuscire a tutelare ogni soggetto interessato dal finanziamento dall’ente creditizio fino al cliente.
La cessione del quinto è un finanziamento che non prevede altre ipoteche o garanzie oltre a quelle dello stipendio oppure del cedolino della pensione.
Alla fine della fase di controllo che proviene dall’istruttoria del prestito, la banca potrebbe decidere di concedere il finanziamento a fronte di un’assicurazione sulla vita o sul lavoro, principalmente nel caso in cui si sia anziani oppure si sia dipendenti di aziende private.
Cosa succede dopo l’istruttoria cessione del quinto
Cosa succede dopo che è stata effettuata dalla banca l’istruttoria cessione del quinto? Dopo l’istruttoria se questa è negativa e non ci sono i presupposti per il prestito allora la banca rifiuterà la domanda e non concederà la somma richiesta.
Nel caso in cui invece l’istruttoria dia esito positivo allora sarà possibile proseguire con il finanziamento. Oppure è possibile che la banca richieda altri documenti per procedere con l’erogazione.
Infatti, non è insolito che ci siano dei fattori che possano ritardare la risposta definitiva da parte della banca o finanziaria alla quale viene richiesta l’erogazione e il calcolo della cessione del quinto.
Tra le difficoltà che si presentano e che ritardano la chiusura dell’istruttoria ci sono ritardi nella comunicazione tra la banca e l’azienda o tra l’ente finanziario e l’Inps. A volte ci vuole tempo nella verifica dati, soprattutto se sono presenti protesti o pignoramenti.
Anche se con ritardo, l’istruttoria in corso da sempre un esito sia che questo si presenti negativo sia positivo.
Una volta che l’istruttoria viene deliberata, vengono definiti i documenti e la relativa conformità, allora si procede all’accettazione della cessione di un quinto e alla stipula del contratto.
Il contratto per la cessione del quinto prevede al suo interno:
- I dati del richiedente
- La somma richiesta e finanziata
- L’ammontare del tasso d’interesse
- I costi necessari per l’istruttoria
- L’ammontare della rata
- Dove avverrà l’addebito della rata (ossia l’azienda o l’ente rappresentante)
- L’eventuale presenza di un’assicurazione sulla vita o sul lavoro legata al prestito
Il richiedente il prestito potrà verificare all’interno del contratto tutti i dati del finanziamento. Se il contratto rispecchia la preventivo della cessione del quinto effettuata prima dell’istruttoria e la somma concessa è quella richiesta, allora basterà firmare il contratto per ottenere l’erogazione direttamente sul proprio conto corrente bancario.