Prestiti: come riconoscere un tasso usuraio? Quale è il tasso soglia e come si calcola?

Come riconoscere un tasso usuraio e qual è il tasso soglia? Come calcolarlo? Se vuoi scoprire come proteggerti da usurai e strozzini o da un prestito con tasso d’usura, questa è la guida giusta per te.

In questa guida vediamo insieme come riconoscere un tasso usuraio! E come calcolarlo al meglio.

Come si riconosce un tasso usuraio?

Il tasso usuraio viene definito quando i tassi d’interesse proposti per un prestito personale, mutuo, finanziamento, gestione del conto corrente ecc…sono al di sopra di quelli vincolanti imposti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ogni trimestre.

Per riconoscere un tasso usuraio, dunque, è necessario fare riferimento alle tabelle presenti sul sito della Banca d’Italia. Se il tasso supera quello imposto per il trimestre di riferimento allora vuol dire che la banca o il privato sta applicando un tasso usuraio.

In caso di tasso usuraio proposto dalla banca o finanziaria, è possibile richiedere una rettifica direttamente all’ente finanziario al quale si è rivolti. Nel caso in cui però, la banca o finanziaria non rettifichi il tasso, allora ci si potrà rivolgere all’arbitro bancario.

L’arbitro bancario può esprimere un giudizio positivo o negativo in base alle prove illustrate. Infine, se non si riuscisse a vincerla con l’arbitro bancario è possibile anche optare per l’autorità giudiziaria mediante una perizia econometrica effettuata da parte di organismi specializzati nel campo.

Per controllare se si è a rischio di usura, dunque, la soluzione migliore è quella di effettuare una verifica sul sito della Banca d’Italia. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i tassi di usura.

Leggi anche: Cerco usuraio per prestito urgente

Tabella tasso soglia per rischio usura della Banca d’Italia

Come abbiamo affermato è possibile verificare i tassi medi per le operazioni di finanziamento, al di sopra dei quali si parla di tasso usuraio.

Il tasso illustrato dalla Banca d’Italia prevede un tasso medio aumentato di un quarto al quale si devono aggiungere quattro punti percentuali, presentando così un tasso massimo sopra il quale si considera il reato di usura.

Secondo quanto riportato dalla legge, i tassi di un prestito quando superano quello usuraio sono considerati non apposti, per questo al finanziamento verrà applicato il Taeg che è corrispondente al tasso nominale minimo dei BOT annuali che vengono emessi durante i 12 mesi prima la conclusione del contratto.

La tabella ci indica i tassi effettivi e medi rilevati da parte della Banca d’Italia e imposti da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze:

Tipo di prodotto Importi previsti Tasso medio (%) Il Tasso soglia (%)
Apertura del credito su conto corrente Fino a massimo 5.000 euro 10,38% 16,975%
Prestiti personali Per tutti gli importi 9,46% 15,825%
Altri finanziamenti Per tutti gli importi 10,29% 16,8625%
Prestiti cessione del quinto stipendio e della pensione Fino a 15.000 euro 10,96% 17,7%
Oltre a 15.000 euro 7,34% 13,175%
Prestito finalizzato Per ogni importo 9,11% 15,3875%
Credito revolving Per ogni importo 15,86% 23,825%
Finanziamenti con l’uso di carte di credito Per ogni importo 10,57% 17,2125%
Mutuo ipotecario a tasso fisso Per ogni importo 1,86% 6,325%
Mutuo ipotecario a tasso variabile Per ogni importo 2,22% 6,775%

Tasso soglia: cos’è?

Abbiamo visto come riconoscere un tasso di usura e di conseguenza come valutare il tasso soglia della Banca d’Italia. Ma cos’è esattamente il tasso soglia? Lo scopriamo insieme.

Tasso soglia è il termine utilizzato per intendere un tasso limite oltre il quale la concessione di un prestito, mutuo o finanziamento rientra nel reato di usura. Un creditore, ad esempio banca o finanziaria, può richiedere un interesse sul denaro che presta ai richiedenti entro un limite stabilità altrimenti si configura il reato.

L’imposizione del tasso soglia, dunque, serve per proteggere coloro che richiedono un prestito, da degli interessi di restituzione della somma eccessivamente alti. Il tasso soglia viene sempre espresso in forma percentuale.

Non è un valore fisso, in quanto viene stabilito sempre su base trimestrale da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze e illustrato dalla Banca d’Italia (come nella tabella che abbiamo visto sopra).

Scopri anche: Fondo Prevenzione Prestito Usuraio: Come Evitare Finanziamenti da Strozzini

Come viene calcolato il tasso soglia?

Il calcolo del tasso soglia viene svolto da parte della Banca d’Italia che è il sistema finanziario centrale del nostro paese e ha il compito di sorvegliare e regolare il sistema bancario.

Questa deve procedere al monitoraggio del mercato finanziario e tassi d’interesse applicati per le varie tipologie di prestito, al fine di riuscire a determinare il TEGM rispetto al mercato dei prestiti.

Una volta effettuati questi calcoli i tassi medi rilevati vengono aumentati di un quarto più altri 5 punti percentuali. Il risultato è un tasso soglia d’usura per ogni prodotto finanziario, oltre il quale: banche, istituti finanziari, e privati non possono andare.

Il tasso soglia nominale viene calcolato in modo differente dalle banche, quindi è necessario fare attenzione.

Infatti, a concorrere al calcolo di un tasso di usura ci sono anche spese, interessi e commissioni, capitalizzazione degli interessi che possono far innalzare il tasso effettivo e produrre usura. Dunque, il calcolo va effettuato sempre sul Tasso effettivo Globale medio e non solo sul TAN o TAEG.

Leggi anche: Tassi Usurari Cessione del Quinto: come riconoscerli?

Il TAN è il tasso annuo nominale che include interessi nominali e commissioni indicate all’interno del contratto.

Il TAEG invece è il Tasso Annuo Effettivo Globale, questo presenta sia gli interessi inclusi nel TAN, sommando tutte le spese, i costi per definire il contratto, le commissioni, capitalizzazione degli interessi.

Al fine del calcolo del tasso di usura, in questo caso è necessario anche considerare gli interessi di mora che possono essere applicati sulle rate scadute.

Infine, il TEGM è il valore che si vede nel calcolo medio della Banca d’Italia. Questo viene definito ogni tre mesi dal Ministero Economia e Finanze. Se il TEGM proposto dalla banca, finanziaria o privato è superiore a quello previsto dalle tabelle trimestrali, allora si parla di tasso di usura.

Il TEGM dunque è il valore che permette di capire effettivamente se sussiste o meno un tasso di usura comprese le spese, i costi occulti, interessi di mora e commissioni varie.

Leave a Reply