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La liberatoria prestito rifiutato, estinto o rinuncia è un documento che può essere richiesto alla banca o finanziaria per ottenere un documento che testimoni come la richiesta di finanziamento non presentata all’istituti non abbia avuto seguito, o che è stato estinto o respinto.
Ma come funziona esattamente la liberatoria prestito: rifiutato, estinto o rinuncia? Lo scopriamo insieme in questa guida dedicata!
Contenuti
Liberatoria di un finanziamento: cos’è e come funziona?
La liberatoria prestito è un documento che può essere richiesto in caso di: annullamento della richiesta di finanziamento, rifiuto oppure in caso di estinzione anticipata del credito. Questo documento dev’essere richiesto da parte del cliente alla banca o finanziaria nella quale è stata seguita la pratica.
Spesso la liberatoria prestito rifiutato, annullato o estinto viene richiesta per riuscire a fare una nuova richiesta di finanziamento presso un altro istituto di credito senza ottenere un nuovo esito negativo, in quanto risulta in corso la domanda effettuata in precedenza.
La liberatoria, dunque, può essere utile onde evitare di veder nuovamente rifiutata una richiesta di finanziamento. Ma anche per testimoniare il completamento di un pagamento precedente, e quindi dell’estinzione del prestito, o un annullamento della richiesta fatta presso la finanziaria.
Quando serve una liberatoria prestito respinto?
La liberatoria finanziamento respinto può essere richiesta dal cliente nel momento in cui nella valutazione della delibera della pratica non vuoi che risulti che stai procedendo alla richiesta di finanziamento con più istituti.
Infatti, la banca può erogare un prestito solo nel caso in cui il richiedente non risulti che abbia in corso un numero di richieste di finanziamento o di prestiti attivi, che possa portare a una situazione di indebitamento.
Dunque, se si sono fatte delle richieste ad altre finanziarie ma l’esito è stato negativo, con la liberatoria finanziamento respinto, si può procedere a una nuova richiesta senza impedimenti e soprattutto senza il rischio di un nuovo “no” da parte di un’altra banca o finanziaria.
Grazie a questo documento dunque per un lungo periodo è stato possibile svincolarsi da una richiesta di prestito precedente e procedere con una nuova presso un altro istituto.
Ma oggi è davvero necessaria? Bisogna dire che oggi la lettera liberatoria di prestito non è sempre richiesta dalle finanziarie per procedere a una nuova domanda di finanziamento.
Allo stesso tempo, questa lettera può essere rilasciata contestualmente a un rifiuto di prestito, anche via e-mail.
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Come richiedere la liberatoria finanziamento rifiutato o respinto?
La liberatoria per un finanziamento respinto o rifiutato, se non viene rilasciata dalla banca, allora dev’essere richiesta alla società finanziaria o all’istituto di credito che ha respinto la domanda precedente.
Per ottenere la liberatoria è possibile:
- Andare direttamente alla sede della banca alla quale si è fatta richiesta di finanziamento o prestito personale.
- Inviare un e-mail alla finanziaria o alla banca nel caso in cui si sia fatta richiesta di prestito online.
- Una volta effettuata la richiesta, la banca potrà rilasciare la liberatoria e definire che il prestito è stato rifiutato e che non è più in corso di svolgimento la pratica.
Lettera liberatoria: cosa fare dopo averla ottenuta?
Naturalmente, ottenuta la liberatoria è possibile che anche altre banche e finanziarie rifiutino la richiesta di prestito personale. Allora cosa fare dopo aver ottenuto la lettera liberatoria per prestito rifiutato?
La prima cosa da fare è: presentare maggiori garanzie alla banca nella quale si presenta la seconda domanda di finanziamento.
Come ad esempio:
- Trovare un garante con le giuste garanzie per ottenere così maggiori possibilità di ricevere un esito positivo e accedere al prestito con garante
- Aver trovato un lavoro a tempo indeterminato, tra una richiesta e l’altra, presentando dunque la garanzia reddituale, nel caso si era fatta una domanda di prestito per disoccupati
- Aver estinto un prestito precedente ed essere nuovamente in grado di gestire le rate, nel caso in cui il rifiuto era dovuto al sovra-indebitamento
- Cancellazione dal Crif dopo aver ripagato le precedenti rate
Liberatoria Prestito Estinto o Rinuncia: come funziona?
La liberatoria può essere uno strumento da utilizzare anche in caso di prestito estinto oppure di rinuncia alla richiesta di finanziamento.
È possibile infatti, per il richiedente il prestito richiedere l’estinzione anticipata del debito contratto con la banca per effettuare poi successivamente una nuova richiesta di finanziamento.
Quando si parla di estinzione del finanziamento, dunque, s’intende la restituzione delle somme richieste dalla banca per concludere il pagamento del prestito concesso.
Dopo aver estinto il prestito la banca, se si vuole richiedere un nuovo finanziamento, è necessario avere dunque la liberatoria prestito estinto, al fine di non risultare eccessivamente indebitati.
L’ultima liberatoria che si può richiedere alla banca è quella che sottolinea la rinuncia al prestito. Cosa vuol dire? Quando si richiede un prestito personale o finanziamento, si hanno 14 giorni per rinunciare all’erogazione della somma e quindi alla sua restituzione rateale.
In questo caso, il richiedente non usufruisce del prestito non perché rifiutato dalla banca, ma per aver rinunciato al finanziamento per motivi che possono essere di qualunque natura. In quanto è un diritto del consumatore e richiedente il prestito rinunciare al contratto.
In conclusione la liberatoria è un documento che può essere richiesto alla banca o finanziaria, per riuscire a sottolineare la restituzione anticipata, la rinuncia al finanziamento richiesto in precedenza, oppure il rifiuto da parte della banca a procedere con il prestito.
Grazie alla liberatoria è possibile poi procedere più agevolmente a una nuova richiesta di prestito o finanziamento a un’altra banca.
Articolo su Liberatoria Prestito Rifiutato Estito aggiornato il 7 Febbraio 2022