Prestito infruttifero tra privati

In questo articolo parliamo del prestito infruttifero tra privati nel 2022.

Vuoi domandare o concedere un prestito a un parente o a un amico ma non sai come comportarti?

Per tua fortuna, sappi che le formalità cui dovresti andare incontro sono davvero poche, ma che sono comunque piuttosto importanti e, dunque, sarebbe opportuno prendere la giusta confidenza con esse.

Ebbene, siamo qui per questo! Vedremo insieme a te in che cosa consiste il prestito infruttifero tra privati, quali sono le caratteristiche che lo contraddistinguono e come richiederlo o concederlo in tutta sicurezza!

Che cos’è il prestito infruttifero?

Il prestito infruttifero è una forma di prestito personale che viene generalmente erogato tra privati: pensa, ad esempio, a un credito che viene concesso tra familiari oppure tra amici.

La sua caratteristica principale di questa tipologia di finanziamento è l’assenza di un tasso di interesse e di altre forme di remunerazione per il prestito: un prestito infruttifero non prevede infatti nessuna tipologia di maggiorazione, e non sono previsti nemmeno costi di apertura o di chiusura del finanziamento.

Ad ogni modo, per poter agire correttamente con un finanziamento senza interessi tra privati, è necessario conoscere la normativa vigente per non incorrere in alcun problema.

Il rischio che infatti correreste andando a erogare o richiedere un prestito infruttifero tra privati senza seguire le poche regole previste, è quello di aggirare la legge in materia di riciclaggio di denaro, o quella che riguarda i limiti di remunerazione, e così via.

Cerchiamo dunque di compiere un piccolo passo in avanti, e comprendere come ottenere o concedere un prestito infruttifero tra privati senza problemi.

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Caratteristiche dei prestiti infruttiferi tra privati nel 2022

La prima cosa che ti consigliamo di considerare è che il prestito infruttifero tra privati deve essere necessariamente occasionale.

In altri termini, se erogate dei prestiti infruttiferi, dovete farlo “una volta ogni tanto” e non certo in maniera abituale, con modalità di offerta al pubblico.

In secondo luogo, ti ricordiamo che un prestito infruttifero tra privato deve essere sempre messo in forma scritta.

In modo che sia certificabile l’avvenuto passaggio di denaro: in questo modo consentirai altresì all’Agenzia delle Entrate di poter verificare, con i documenti che produrrai, che la somma di denaro ricevuta non derivi da un reddito non dichiarato, ma sia effettivamente il frutto di un prestito ottenuto.

Fac simile Prestito infruttifero tra privati

Non esiste un modello predefinito per poter disciplinare il prestito infruttifero tra privati. Ne consegue che potrai scegliere in libertà e in autonomia il contenuto del contratto.

Quel che però ti consigliamo di fare è di accertarti che documento contenga tutti gli estremi dei soggetti contraenti, con indicazione dei nomi / cognomi, della data di nascita, del codice fiscale, della residenza.

È inoltre necessario che il contratto sancisca le modalità e le eventuali scadenze che dovranno essere rispettate dal debitore per la restituzione. Molto importante è anche indicare la causale del finanziamento per poter certificare il passaggio in caso di verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Anche se il prestito è infruttifero, non è inoltre escluso che possa essere previsto, all’interno del contratto, la sussistenza di penali in caso di ritardata restituzione o mancata restituzione. Di contro, essendo infruttifero non dovranno essere indicati gli interessi e altri costi.

Per quanto intuibile, il documento deve essere firmato da tutti i soggetti coinvolti in ogni singola pagina e in calce. È inoltre necessario che il documento sia redatto con data certa: sarà sufficiente recarsi presso un ufficio postale per poter far apporre un timbro su ogni pagina del contratto.

Prestiti tra privati infruttiferi: Agenzia delle Entrate

Come abbiamo già avuto modo di ricordare rapidamente, un prestito tra privati infruttifero è un contratto contraddistinto da impatti fiscali che non dovrebbero essere sottovalutati, al fine di evitare successivi problemi con l’Agenzia delle Entrate.

In particolar modo, ti ricordiamo che il prestito infruttifero tra privati deve essere redatto in forma scritta, e che su ogni 4 facciate del documento che disciplinerà il rapporto dovrà essere applicata una marca da bollo di 16 euro, oltre a una tassa pari al 3% dell’importo che è stato erogato. Il pagamento dovrà essere effettuato entro 20 giorni dalla data di stipula del contratto.

Tieni altresì conto che nel caso in cui siano previste anche delle garanzie all’interno del contratto di finanziamento, è necessario procedere al pagamento dell’imposta di registro dello 0,50% sull’importo dell’ipoteca o della fideiussione, e un’imposta ipotecaria del 2% sul valore totale dell’ipoteca (ma solamente in caso di garanzia reale).

Leggi anche: Prestiti per apprendisti / Prestiti e finanziamenti per neoassunti / Prestiti per badanti

Registrazione del contratto di prestito infruttifero tra privati

Ulteriormente, ti ricordiamo che in alcuni casi sarà necessario procedere alla registrazione del contratto di prestito tra privati.

La registrazione è tuttavia necessaria solamente in caso di scrittura privata o quando viene redatto un vero e proprio contratto. E nel caso in cui vi sia uno scambio di corrispondenza?

Prestito infruttifero tra privati per corrispondenza

Nel caso in cui il prestito infruttifero tra privati venga formalizzato non con un contratto, bensì con uno scambio di corrispondenza (cioè, con l’invio di una proposta, e con la successiva risposta che rappresenterà l’accettazione della stessa proposta), la tassa di registrazione sarà versata solamente nel caso in cui venga depositato il contratto in una cancelleria giudiziaria per attività amministrative.

Giunti a margine di questo approfondimento, vogliamo condividere con te ancora qualche breve riflessione.

In particolar modo, ti consigliamo vivamente di non cestinare la documentazione dei prestito infruttifero una volta che è stata effettuata l’estinzione. In questo modo, infatti, in caso di accertamento fiscale riuscirai semplicemente a provare l’operazione effettuata, senza incorrere in nessun tipo di problema.

Ricorda inoltre che se il tuo obiettivo è quello di effettuare una donazione senza previsione di restituzione del capitale, è opportuno cercare di seguire le strade che sono esplicitamente previste per questa forma tecnica di trasferimento di una somma di denaro.

Nella donazione non sono infatti previsti rimborsi (che sono invece previsti con il prestito fruttifero o infruttifero).

I documenti sono di conseguenza diversi da quelli che abbiamo avuto modo di comprendere nel primo caso: nell’ipotesi di donazione di una somma di denaro ristretta, sarà sufficiente procedere con una scrittura privata, mentre nel caso in cui si procederà con la donazione di importanti somme di denaro o di beni immobili o mobili registrati, sarà necessario procedere con un atto pubblico.

Aggiornamento sul Prestito Infruttifero tra privati del 7 Febbraio 2022

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